Il difetto fatale della Ford Mustang non è la sospensione — sei tu.

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      Internet ha il modo di trasformare l’ordinario in un fenomeno nazionale. Se non fosse per le compilation di YouTube e i Reels di Facebook, potresti non sapere mai che le Ford Mustang hanno il problema di lasciare i raduni automobilistici senza colpire un marciapiede… o un palo della luce… o una folla. Ma questi video non raccontano tutta la storia, perché ti fanno credere che il problema sia l’auto e non il guidatore. Come evidenzia l’ultimo video di The Drive su YouTube, in realtà è il contrario.

      Abbiamo coinvolto il nostro amico Nik Romano per spiegare il perché. Vedi, è qualificato per parlarne per un paio di ragioni:

      1) È un istruttore professionista di guida ad alte prestazioni

      2) Possiede in effetti due Mustang, inclusa proprio quella mostrata in questo video

      Romano inizia sfatando il mito che le Mustang si schiantino sempre a causa del loro asse posteriore rigido. Certo, la Mustang è stata l’ultima autovettura passeggeri a restare ancorata a quella tecnologia simile a quella dei camion, fino a quando la piattaforma S550 ha introdotto la sospensione posteriore indipendente nel 2015, ma ci sono tanti video di auto più recenti che si schiantano quanti ce ne sono di quelle più vecchie.

      E perché è una brava persona, Romano non si limita a puntare il dito contro la gente e basta. Offre una piccola ma completa lezione di scienza per aiutare i conducenti a capire il coefficiente di attrito, mostrando nel contempo come gestire superfici irregolari ad alta velocità in un’auto con asse rigido. Potresti imparare qualcosa da lui — io di sicuro l’ho fatto.

      Non voglio rovinare tutto, quindi se sei interessato a imparare come andare forte in un’auto con sospensioni arcaiche, clicca sul video incorporato in cima a questo post.

      Vuoi guardare altri video sulla guida veloce? Dai un’occhiata a questo che dimostra che il sovrasterzo a scatto è una gran fandonia, o a quest’altro che parla dei motori ad alto regime e di ciò che gli appassionati perdono man mano che scompaiono.