Il Defender più estremo di sempre di Land Rover monta la “Modalità Volo” per i salti nel deserto | Carscoops
Il nuovo Defender Dakar D7X-R è stato creato per competere nel campionato Rally‑Raid
9 ore fa
di Thanos Pappas
Il Defender Dakar D7X-R arriva con aggiornamenti mirati rispetto all’Octa.
Aggiunge nuovo bodykit, pneumatici da 35 pollici, ammortizzatori Bilstein e la “Modalità Volo”.
Pronto per il Rally Dakar 2026 con Stéphane Peterhansel al comando.
Land Rover ha svelato il Defender più robusto di sempre, progettato per affrontare il World Rally‑Raid Championship (W2RC) 2026, incluso il leggendario Rally Dakar. Il Defender Octa rinforzato gareggerà nella categoria “Stock”, con il quattordici volte vincitore del Dakar Stéphane Peterhansel al volante.
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La vettura da rally Defender Dakar D7X-R sembra ancora più estrema rispetto ai prototipi di sviluppo. I regolamenti consentono solo aggiornamenti limitati rispetto alla versione di produzione Defender Octa, inclusi un bodykit leggermente ridisegnato per un migliore raffreddamento, una protezione sottoscocca più robusta e angoli off‑road maggiorati.
Cosa è cambiato?
Tra gli aggiornamenti più visibili ci sono i passaruota allargati, gli sfoghi sui paraurti e sulle minigonne, il cofano ventilato, un’ingresso d’aria più grande, due snorkel e luci a LED montate sul tetto.
Il portaruota di scorta montato sul portellone è stato eliminato per risparmiare peso. Una livrea distintiva “Geopalette” completa l’aspetto, con toni ispirati al deserto che richiamano sabbia, pietra e acqua.
Più importante, la Dakar D7X-R monta pneumatici da 35 pollici, ha carreggiate più larghe e vanta un’altezza da terra aumentata, grazie a un impianto di sospensioni aggiornato con ammortizzatori Bilstein ad alte prestazioni. Anche l’impianto frenante è stato potenziato con dischi ventilati e pinze anteriori a sei pistoni e posteriori a quattro pistoni.
V8: grinta e ingranaggi
Il motore V8 biturbo da 4,4 litri è ripreso dal Defender Octa, ma ora funziona con carburante sostenibile. Il cambio automatico a otto rapporti è condiviso con l’SUV di produzione, sebbene con un rapporto finale più corto adatto alla competizione fuoristrada.
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Una nuova centralina motorsport gestisce l’elettronica, con l’elemento di spicco rappresentato dalla “Modalità Volo”, che regola l’erogazione della coppia per atterraggi più morbidi dopo i salti sulle dune. Un altro aggiornamento specifico per i rally è un serbatoio carburante su misura da 550 litri (145,4 galloni) progettato per prove particolarmente lunghe.
All’interno, l’abitacolo è stato svuotato e dotato di gabbia di sicurezza, inserti in carbonio, sedili da corsa con sei attacchi, e display aggiuntivi. Inoltre, la panca posteriore è stata rimossa per ricavare spazio per tre ruote di scorta a grandezza naturale, un kit di attrezzi, aria compressa, cric idraulici e un serbatoio d’acqua.
Il Defender Dakar D7X-R viene prodotto a Nitra, in Slovacchia, insieme al Defender Octa destinato alla strada. I prototipi hanno completato oltre 6.000 km (3.728 miglia) di test fuoristrada prima del debutto al rally in Arabia Saudita a gennaio 2026.
Il Rally Dakar comprenderà oltre 80 ore di guida e 5.000 km (3.106 miglia) di prove cronometrate in due settimane. Il Defender sarà condotto da Stéphane Peterhansel/Mika Metge, Rokas Baciuška/Oriol Vidal e Sara Price/Sean Berriman, con Ivan James nominato nuovo Team Principal. I rivali nella categoria Stock includeranno la Toyota Land Cruiser GR Sport e la Nissan Patrol.
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